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Inchiesta falsi incidenti stradali, ad un ragazzino provocate apposite ferite ai denti

Scritto da il 24/09/2021

Dalle carte dell’inchiesta sui falsi incidenti stradali che ieri a Caserta ha portato a 6 arresti su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, stanno emergendo particolari che hanno dell’incredibile. Venivano frodate le compagnie assicurative da avvocati, periti compiacenti e addirittura da genitori che coinvolgevano i figli minorenni per rendere credibili i loro falsi incidenti stradali, finalizzati ad ottenere cospicui risarcimenti. Come nel caso di un ragazzo di 11 anni, a cui tre persone – tra cui la madre – hanno provocato appositamente traumi al viso, al labbro, allo zigomo e agli incisivi. Insomma, ai bambini venivano spaccati i denti per rendere più grave il finto trauma e incassare più denaro. L’indagine è partita nel 2018 in seguito al tentativo di un uomo, poi indagato, di incassare un assegno contraffatto presso un ufficio postale sammaritano. Sono almeno quindici gli episodi accertati: referti medici non veritieri compilati anche con l’ausilio di due avvocati – che figurano tra le sei persone arrestate dai carabinieri di Caserta. Altre venti persone sono indagate. Per la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha condotto le indagini, gli indagati avrebbero messo su un’associazione dal modus operandi ben collaudato, in cui vi erano falsi testimoni e false vittime, e due legali di “fiducia” che curavano le pratiche da trasmettere alle compagnie assicurative; pratiche che venivano rese poi attendibili con il coinvolgimento di minori quali vittime dei falsi incidenti


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