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La Guardia Costiera di Napoli, il Parco Sommerso di Gaiola e la cooperativa mitilicoltori di Nisida raccolgono 100 PFU in mare

Scritto da il 28/10/2021

Oggi saranno avviati al corretto recupero dal Consorzio EcoTyre oltre 100 pneumatici, per un totale di 700 kg, raccolti nei fondali di Posillipo dai sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli e del Parco Sommerso di Gaiola e dalla cooperativa mitilicoltori di Nisida sui fondali di Coroglio.
L’operazione è iniziata questa estate con la perlustrazione dei fondali dell’Area Marina Protetta di Gaiola dove, grazie al costante lavoro di monitoraggio e pulizia dell’AMP-Parco Sommerso di Gaiola, sono stati individuati solo pochi pneumatici; poi i sub hanno controllato la parte subito fuori dai confini del Parco, lungo la costa di Posillipo, dove è stata rintracciata la maggior parte delle gomme abbandonate. Sono state quindi radunate nei pressi della Gaiola per essere rimosse definitivamente. Il Parco Sommerso di Gaiola parallelamente si è interessato di provvedere allo smaltimento dei pneumatici grazie al supporto del Consorzio EcoTyre. Le gomme recuperate dai fondali verranno posizionate sul piazzale della base logistica della Marina Militare di Nisida e prese in carico da EcoTyre.
I PFU saranno condotti presso l’impianto di trattamento più vicino, in una logica di prossimità, dove verranno opportunamente riciclati. Lo pneumatico giunto a fine vita se lasciato in natura è un rifiuto detto permanente, cioè impiega centinaia di anni per degradarsi; è una risorsa riciclabile al 100%, invece, se gestito nel modo corretto.
Come per il vetro o per la carta, infatti, anche da un vecchio pneumatico può rinascere una gomma nuova: grazie al progetto di Ricerca & Sviluppo “Da Gomma a Gomma” EcoTyre per primo ha impiegato gomma devulcanizzata, direttamente derivante da PFU, in nuove mescole di gomma utilizzabili per la produzione di pneumatici e altri prodotti. I risultati sono stati incredibili e la realizzazione dei prodotti è stata affidata ad AGR Tech che sta procedendo alla fase 4.0 cioè al processo di industrializzazione.
“L’operazione odierna costituisce esito di una costante ed attenta attività di monitoraggio svolta al fine di prevenire e, quando necessario, reprimere, condotte in danno dell’ambiente e degli ecosistemi. Una attività che si sviluppa in ambito nazionale e locale con un approccio strategico che beneficia di un patrimonio unico di informazioni e conoscenze che il Corpo ha acquisito in anni di impegno a tutela dei territori. Rappresenta inoltre un ulteriore e virtuoso esempio di ottima sinergia tra Istituzioni, enti ed impresa privata, un plusvalore che rende gli interventi sempre più efficaci e puntuali.” – Capitaneria di Porto di Napoli
“Questa è un’operazione importante non solo per il valore ambientale, ma anche dall’alto valore simbolico, nata dalla stratta collaborazione tra soggetti diversi. Un’Area marina Protetta non deve guardare solo dentro i suoi confini perché il mare non ha confini e siamo, quindi, contenti di aver dato il nostro piccolo contributo alla pulizia delle aree costiere esterne al Parco. Ringraziamo gli uomini della Guardia Costiera per il loro impegno ma anche il Consorzio EcoTyre che ha permesso di chiudere il cerchio di questa importante operazione. Ci tenevamo che questi pneumatici che per tanti anni hanno rappresentato una fonte di inquinamento dalla nostra costa fossero trasformati in qualcosa di utile per tutti.” – ha detto Maurizio Simeone, AMP Parco Sommerso di Gaiola.
“Grazie alle iniziative come questa, come Puliamo il Mondo con Legambiente e come PFU Zero sulle coste italiane con Marevivo, riusciamo a sensibilizzare sempre più cittadini. La filiera di raccolta di PFU, infatti, da anni raggiunge gli obiettivi di legge ed è quindi un fiore all’occhiello in Europa e le nostre campagne di sensibilizzazione funzionano: a dimostrazione di questo, con grande orgoglio, troviamo sempre meno PFU abbandonati”. – ha commentato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre.


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