Associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, 16 arresti
Scritto da Pasquale il 25/01/2024
Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 16 soggetti, di cui 9 in carcere e 7 ai domiciliari, indagati, tra l’altro, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed all’introduzione di telefoni cellulari all’interno della casa circondariale “A. Caputo” di Salerno. In particolare, il G.I.P., su richiesta di questa Procura, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Guglielmo DI MARTINO (Ci. 81), Luca SPAGNUOLO (Cl. 85), Amedeo AVALLONE (Cl. 89), Mario PESCE, (Cl. 80), Marco MOLINARO (Cl. 88), Antonio PAGANO (Cl. 81) Arcangelo BUONTEMPO (Ci. 85) e Federico AMARANTO (Ci. 84). Gli arresti domiciliari sono stati disposti nei confronti di Maurizio VISCIDO (Cl. 76), Angelo LONGOBARDI (Cl. 76), Marco BELLOSGUARDO (Cl. 74), Gerarda PARADISO (Ci. 2000), Angela CIANCI (Cl. 86) e Antonino MARATEA (Ci. 91). Tra i destinatari del provvedimento cautelare compaiono anche l’agente penitenziario Francesco GIUGLIANO e la compagna Annamaria RUSSO, entrambi già arrestati in flagranza di reato per fatti diversi ma analoghi, lo scorso 21 dicembre, per aver favorito, a fronte del pagamento di denaro, l’introduzione all’interno della struttura carceraria dello stupefacente e degli strumenti di comunicazione. Le indagini, condotte congiuntamente dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno e dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, con il supporto del Gruppo Mezzi Tecnici dello SCICO, riguardano complessivamente 31 persone fisiche, a cui vengono contestati, a vario titolo, oltre ai reati in materia di stupefacenti, alcuni episodi corruttivi, l’estorsione, la vendita di un’arma modificata nonché il riciclaggio e l’autoriciclaggio dei proventi illeciti attraverso l’acquisto di attività commerciali e di auto di grossa cilindrata.